Economia

Agenzia delle Entrate, partono le lettere: controlli insistenti, chi rischia grosso

Fai attenzione perché l’Agenzia delle entrate comincia a mandare le lettere: tutti i dettagli e le curiosità

Una famosa canzone degli 883 recitava così: “Le notti non finiscono all’alba nella via, le porto a casa insieme a me, ne faccio melodia. E poi mi trovo a scrivere chilometri di lettere sperando di vederti ancora qui”. Proprio in questo periodo, seppur vi sembrerà strano, i controlli dell’Agenzia delle entrate sono sempre molto più severi del previsto, tanto che stanno cominciando ad incominciando ad inviare delle lettere che lasciano tutti senza parole e ti fanno rischiare grosso: andiamo a vedere di che si tratta.

Negli anni, i controlli a tappetto dell’Agenzia delle entrate sono stati molto più severi proprio per evitare che alcuni contribuenti potessero non pagare le tasse e i contributi e che potessero scappare dai propri “obblighi”. Per questo, infatti, il sistema dei controlli è diventato molto più severo, soprattutto quando viene fatto a campione.

Come si suol dire, quando arriva una lettera questa ti fa battere il cuore, mentre quella ricevuta dall’Agenzia delle entrate te lo fa battere ma sicuramente per motivi diversi. Ad esempio, queste possono contenere  richieste di chiarimento, inviti a regolarizzare la propria posizione fiscale o segnalazioni di presunte incongruenze.

Andiamo a vedere meglio nel prossimo paragrafo di che cosa si tratta, tutti i dettagli e le curiosità che fanno la differenza.

Agenzia delle entrate e controlli a tappeto: cosa cambia

Come spesso accade, è partita una nuova onda da parte dell’Agenzia delle entrate che coinvolge migliaia di titolari di partita IVA. Al centro di tutto, vi sono  le cosiddette lettere di compliance, ovvero strumenti attraverso cui l’Amministrazione finanziaria segnala possibili irregolarità nelle dichiarazioni fiscali.  Tutto questo, quindi, prevede una nuova regola di procedimento formale.

Agenzia delle Entrate, partono le lettere, tutti i dettagli- ricominciodailibri.it

La campagna di invii ovviamente fa riferimento sulle dichiarazioni IVA relative all’anno d’imposta 2023 e trasmesse nel corso del 2024, sulle quali sono state notate delle anomalie nei dati utilizzati per il calcolo degli Indici Sintetici di Affidabilità, ovvero ISA.  Vi possono essere anche omissioni, errori di calcolo o incoerenze rispetto alle informazioni in possesso dell’Agenzia delle Entrate.

Si consiglia di conservare tutta la documentazione relativa alle risposte o agli eventuali versamenti effettuati, proprio per far si che venga fatta la tracciabilità delle azioni intraprese che poi ins eguito potrà facilitare la gestione dei controlli da parte del Fisco.

Published by
Antonella Boccasile