
Piscina e pericoli (Depositphotos foto) - www.ricominciodailibri.it
Oltre ai rischi noti legati alla sicurezza, è fondamentale porre attenzione anche alle infezioni in piscina: ecco come avvengono.
Il nuoto è universalmente riconosciuto come uno sport benefico per il corpo e il sistema cardiovascolare, con un basso impatto su ossa e articolazioni. Tuttavia, anche le piscine, sebbene generalmente sicure, possono diventare veicolo di infezioni, soprattutto durante i periodi di maggiore affluenza.
Uno dei principali agenti patogeni che preoccupa è il Cryptosporidium, un parassita intestinale che può causare infezioni prolungate fino a due settimane, con sintomi quali diarrea, vomito e dolori addominali. Studi condotti negli ultimi decenni, soprattutto in Inghilterra e Galles, hanno evidenziato come il Cryptosporidium sia frequentemente associato a focolai di malattie gastrointestinali trasmesse dall’acqua delle piscine. Un’indagine del 2017 negli Stati Uniti, condotta su 549 persone, ha mostrato che durante un’ora di nuoto gli adulti ingeriscono in media 21 ml di acqua, mentre i bambini ben 49 ml, aumentando così la probabilità di esposizione a microrganismi nocivi. Lo studio ha inoltre rilevato che la presenza del parassita è più frequente nelle ore di punta, in particolare durante le vacanze scolastiche, quando la densità di bagnanti è elevata.
Oltre al Cryptosporidium, altri batteri come lo Staphylococcus possono causare infezioni cutanee, mentre ambienti caldi e umidi come gli spogliatoi favoriscono lo sviluppo di infezioni fungine. La otite esterna è un’altra comune infezione contratta in piscina, dovuta all’acqua stagnante nell’orecchio. Più rare ma pericolose sono le infezioni oculari causate da parassiti come l’Acanthamoeba, che possono portare a gravi complicazioni.
Il ruolo del cloro e delle normative nell’igiene delle piscine
Un aspetto cruciale nella prevenzione delle infezioni è la corretta disinfezione con cloro. La maggior parte dei batteri e virus, inclusi Campylobacter, Shigella, Salmonella e il norovirus, viene eliminata efficacemente dal trattamento con cloro, a condizione che i livelli di pH e alcalinità dell’acqua siano mantenuti entro parametri specifici.
Tuttavia, il Cryptosporidium rappresenta una sfida particolare: la sua struttura permette al parassita di resistere a livelli normali di cloro per oltre una settimana, grazie alla capacità di formare spore protettive. Per questo motivo, i gestori delle piscine devono adottare misure aggiuntive come la superclorazione e l’uso di sistemi di filtrazione efficienti, evitando comunque che l’acqua venga filtrata troppo rapidamente per garantire l’eliminazione completa dei patogeni.

Le normative di manutenzione delle piscine pubbliche variano in Europa. Nel Regno Unito, ad esempio, manca una legge specifica, ma gli operatori sono tenuti a rispettare la “Health and Safety at Work Act”. Negli Stati Uniti, le piscine sono soggette a regolamentazioni federali e statali, con linee guida precise elaborate dal CDC (Centers for Disease Control and Prevention) per garantire la sicurezza e la salute dei bagnanti.
Consigli pratici per prevenire le infezioni in piscina
Per ridurre il rischio di contrarre infezioni, è importante che i gestori mantengano l’acqua pulita, sostituita regolarmente, e controllino costantemente i livelli di cloro e pH. Le superfici della piscina devono essere pulite per rimuovere residui organici e prevenire la proliferazione di agenti patogeni.
Anche i bagnanti hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione. Prima di entrare in acqua, è consigliabile fare una doccia accurata per rimuovere sudore e sporco. L’uso di ciabatte negli spogliatoi, l’asciugatura completa del corpo, e la cura dell’igiene personale sono misure essenziali. È importante evitare di condividere asciugamani o costumi e non nuotare in presenza di ferite aperte, infezioni cutanee o disturbi intestinali.
Evitare di ingerire acqua di piscina è un altro accorgimento da non sottovalutare. L’uso di occhialini e tappi per le orecchie può aiutare a proteggere occhi e orecchie da contaminazioni. Infine, è consigliabile scegliere piscine che mostrino segni evidenti di manutenzione e pulizia, come acqua limpida, assenza di schiuma o alghe, presenza di cartelli informativi aggiornati e docce funzionanti. L’attenzione a questi dettagli, unita a una gestione professionale e responsabile delle strutture, contribuisce a mantenere le piscine luoghi sicuri e salutari anche durante la stagione più calda e frequentata dell’anno.