
Basta dimenticarsi questo e ti becchi una multa stradale da 1.100 euro-ricominciodailibri.it
Quando si circola in strada, basta anche una piccola dimenticanza e ci si può beccare una sanzione salatissima. Cosa dice una nuova sentenza
Prendere una multa è facilissimo, molto più di quanto si immagina. Basta una distrazione, un momento in cui si pensa ad altro o una dimenticanza, e ci si ritrova con il portafogli più leggero. D’altronde, è uno dei motivi per cui, quando si guida, è richiesta concentrazione massima. Tenere il focus ricordando le regole e soprattutto applicarle, sono tra i requisiti fondamentali di un buon conducente.
C’è chi entra in una ZTL senza guardare i cartelli, chi passa col rosso, chi guarda il cellulare mentre guida, e chi corre con l’auto, superando i limiti di velocità. E poi, ci sono quelle dimenticanze che ti costano davvero care, tanto da portarti via l’equivalente o quasi, di uno stipendio.
Come sappiamo, ci sono sanzioni lievi, come dimenticare di mettere il biglietto del parcheggio in auto, e altre molto più serie, che invece comportano non solo la sanzione pecuniaria, ma anche la perdita di punti sulla patente. E proprio relativamente a quest’ultimo contesto, c’è una dimenticanza da non sottovalutare affatto.
Se dimentichi questo dettaglio, la multa che riceverai sarà a dir poco salata: ti giochi lo stipendio in un attimo
Una multa stradale arriva, in genere, entro 90 giorni da quando si è commessa l’infrazione. La temuta busta verde che arriva a casa, può contenere un importo che fa tremare il portafogli.

Quando si commette un’infrazione che prevede la decurtazione dei punti dalla patente, si tratta di una multa personale e non può ricadere sul proprietario del mezzo, se non stava guidando. Per cui, è obbligatorio comunicare agli organi competenti, chi è che stava guidando, in modo da addebitargli la decurtazione.
Se la violazione è occorsa senza contestazione in loco, ma rilevata tramite dispositivi elettronici, il proprietario del mezzo ha 60 giorni di tempo, per far sapere alle Forze dell’ordine chi stesse guidando. Trascorsi tali giorni, la sanzione cresce e può raggiungere i 1.100 euro.
Secondo la sentenza della Corte Costituzionale, non basta dire di non ricordare chi guidasse, ma bisogna fornire una motivazione valida e documentata del perché non si ricordi. Solo così la multa può essere cancellata.
Tra le giustificazioni considerate plausibili, possono esserci un ritardo nella notifica dell’infrazione, oppure il fatto che l’auto sia guidata da più membri del nucleo familiare, o in caso di furto del mezzo, documentato da denuncia. Nel caso in cui l’autorità sanzioni comunque il proprietario, è possibile fare ricorso al Giudice di Pace.