
Allerta per la piastra per i capelli - ricominciodailibri.it
Il fenomeno dell’inquinamento indoor legato all’uso quotidiano di apparecchi di bellezza come la piastra per capelli rappresenta un tema emergente.
L’uso quotidiano della piastra per capelli, strumento ormai indispensabile per molte persone che desiderano una chioma liscia e impeccabile, comporta rischi non solo estetici ma anche per la salute.
Una recente ricerca condotta dalla Purdue University di West Lafayette, Indiana, ha messo in luce tre principali pericoli legati all’utilizzo di questo apparecchio, invitando a una maggiore consapevolezza e cautela.
I tre pericoli nascosti dell’uso frequente della piastra per capelli
Il primo rischio riguarda l’inalazione di nanoparticelle generate dal calore. Quando la piastra raggiunge temperature superiori ai 150 °C, sostanze chimiche presenti in prodotti come lacche, gel, balsami e oli vaporizzano, trasformandosi in nanoparticelle invisibili che vengono liberate nell’aria.
Secondo lo studio pubblicato su Environmental Science and Technology, in un trattamento di 10-20 minuti si possono rilasciare oltre 10 miliardi di queste particelle, quantità paragonabile all’inquinamento respirato durante la permanenza in un ingorgo autostradale.
Queste nanoparticelle possono penetrare profondamente nelle vie respiratorie, causando infiammazione polmonare e stress respiratorio. L’esposizione continua potrebbe quindi predisporre a malattie croniche del sistema respiratorio, rendendo l’utilizzo frequente della piastra un potenziale fattore di rischio per la salute polmonare.
Sostanze chimiche persistenti e impatto ambientale domestico
Un secondo pericolo emerge dall’analisi delle sostanze chimiche specifiche rilasciate durante l’uso della piastra. In particolare, il silossano D5, un ingrediente molto diffuso nei cosmetici per capelli per conferire lucentezza e morbidezza, è stato identificato come “molto persistente e bioaccumulabile” dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA). Questo composto, quando riscaldato, non solo si libera nell’aria, ma può anche trasformarsi in nuove particelle tossiche.

Gli studi sugli animali indicano che il silossano D5 può provocare danni significativi al fegato, al sistema nervoso e alle vie respiratorie. L’uso della piastra amplifica quindi l’esposizione a questa sostanza, aumentando il rischio per la salute umana e contribuendo all’inquinamento domestico, un aspetto spesso sottovalutato ma con conseguenze potenzialmente gravi.
Inquinamento indoor e possibili effetti sul cervello
Il terzo rischio evidenziato dallo studio riguarda l’inquinamento indoor causato dalle nanoparticelle prodotte durante la stiratura dei capelli. L’elevata concentrazione di particelle rilasciate in ambienti chiusi può compromettere significativamente la qualità dell’aria domestica.
Gli scienziati sottolineano che questa continua esposizione può avere effetti sistemici, tra cui un impatto negativo sulle funzioni cognitive, con un possibile declino mentale a lungo termine.
Come proteggersi dai rischi della piastra per capelli
Gli esperti consigliano di limitare l’uso quotidiano della piastra e di ridurre al minimo l’impiego di prodotti cosmetici contenenti sostanze volatili e resistenti al calore. È fondamentale utilizzare la piastra in ambienti ben ventilati, aprendo le finestre o ricorrendo a sistemi di aspirazione per disperdere le nanoparticelle nell’aria.
Inoltre, scegliere cosmetici con formulazioni più naturali e prive di silossani può contribuire a ridurre l’esposizione a sostanze chimiche dannose. Questi accorgimenti sono essenziali per preservare non solo la salute dei capelli ma anche la qualità dell’aria domestica e, di conseguenza, il benessere generale.