
Disabili, addio alla visita medica: il nuovo sistema parte subito ma solo per alcuni privilegiati ricominciodailibri.it
Disabilità: è partita la procedura semplificata. Cosa cambia rispetto al passato e chi sarà investita dal cambiamento.
Ottenere il riconoscimento della disabilità, per molti, è sempre stato difficile. Infatti, i richiedenti devono affrontare un percorso lungo e, talvolta, complicato. Tuttavia, grazie ad una nuova procedura si sta giungendo ad una vera e propria rivoluzione.
In alcune province italiane, infatti, è possibile accedere alla valutazione senza sottoporsi alla visita medica, grazie ad una procedura interamente basata sulla documentazione clinica. Nelle province di Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste, a partire dal 12 luglio 2025 è attiva la nuova modalità, ma soltanto per coloro che hanno una diagnosi certificata di disturbo dello spettro autistico, diabete di tipo 2, sclerosi multipla.
Disabili, addio alla visita medica: il nuovo sistema parte subito ma solo per alcuni privilegiati
In questi casi, la certificazione sanitaria, se completa e aggiornata, basta. Non è più necessario, per i portatori di tali disabilità presentarsi davanti ad una commissione INPS. Trattasi di un grande passo in avanti, soprattutto per chi già vive circostanze debilitanti a causa delle patologie.

Per accedere alla procedura semplificata, è necessario che si sia in possesso del certificato medico introduttivo, inviato regolarmente all’INPS a partire dal 12 giugno 2025, in formato telematico, direttamente dal medico di base. Il certificato deve contenere il codice relativo alla patologia e tutti i referti e accertamenti specialistici aggiornati.
Se la documentazione, in seguito al vaglio della commissione INPS, è ritenuta sufficiente si procede con una valutazione agli atti, senza richiedere ulteriori esami o visite. Questa valutazione non solo si basa sui certificati medici, ma include anche il questionario WHODAS 2.0 dell’OMS, che analizza l’impatto che la malattia ha sulla vita quotidiana del paziente, dalla capacità di comunicare, sulla gestione delle attività giornaliere e sulla partecipazione sociale.
La procedura semplificata è in fase di sperimentazione, ma anticipa una grande riforma del sistema di accertamento dell’invalidità, prevista dalla legge 227/2021, che entrerà in vigore a partire da gennaio 2027. L’obiettivo è estendere la semplificazione a più patologie.
La legge entrerà in vigore su tutto il territorio italiano, eliminando le lungaggine burocratiche e garantendo un sistema più efficiente, rispettoso e centrato sulla persona. Un cambiamento, che se confermato e esteso, potrà fare la differenza per migliaia di cittadini.
Questa modalità potrà liberare risorse, ridurre i carichi per le commissioni mediche e restituire un punto nevralgico al soggetto portatore di disabilità, che non sarà più un numero in una lunga lista, ma un individuo valutato nella sua unicità. Si tratta dunque di un piccolo passo, in attesa di una riforma più ampia che mira a trasformare il concetto stesso di disabilità nel sistema sanitario pubblico italiano.