
Eredità, cosa succede con i debiti con il Fisco-ricominciodailibri.it
Eredità, se ci sono debiti con il Fisco, è necessario intraprendere una serie di azioni. Ma quali, nel dettaglio? Ecco cosa devi fare
L’eredità è forse uno dei più grandi temi di scontro, all’interno di un nucleo familiare. Tra ingiustizie, ripicche, gelosie, i parenti più stretti di un defunto possono arrivare anche a non rivolgersi mai più la parola, soprattutto se di mezzo vi sono ingenti quantità di denaro.
Tuttavia, non tutti sono così fortunati da ricevere un’eredità in cui i soldi sono tutti utilizzabili, ossia scevri da debiti, come ad esempio, col Fisco. Chi contrae debiti col Fisco e poi perde la vita, lascia beni materiali che tuttavia sono soggetti a pignoramento da parte dei creditori. Essi, infatti, possono rifarsi sugli eredi che accettano l’eredità.
Come comportarsi in queste situazioni? È importante saperlo, per sapere come muoversi, e soprattutto, cercare di sapere anche prima, se possibile se i propri genitori sono indebitati, in modo da regolarsi, in base alle proprie possibilità.
Eredità, che cosa accade se si hanno debiti col Fisco: cosa deve sapere chi ottiene i beni
Nell’ambito di sanzioni amministrative tributarie, la sanzione ha a che fare solo con il debitore.

Nel caso in cui il contribuente muoia, la sanzione è cancellata e gli eredi non dovranno pagarla. Lo ha ribadito anche la Corte di Cassazione, con le sentenze 8097/2003, 18862/2005, 21326/2006, 25644/2018. Ergo, gli eredi non possono essere coinvolti, per cui non dovranno affrontare spese.
Non c’è neppure la possibilità di mettere in atto il raddoppio del contributo unificato, e gli eredi, per poter chiudere definitivamente la questione, devono solo presentare il certificato di morte del debitore.
Una recente sentenza della Suprema Corte, la n. 8684/2025, ha dato conferma del fatto che le sanzioni non si possono trasmettere agli eredi, e distingue tra multe e interessi. Questi ultimi, diversamente dalle sanzioni, possono essere trasmessi a chi eredita, perché sono accessori del tributo.
Un atto intestato al defunto non è valido, mentre uno intestato all’erede può esserlo. In sostanza, alla morte del defunto l’erede non deve pagare le sanzioni, ma tributi e interessi sì. La Cassazione ha quindi ribadito il principio sulle sanzioni che non vengono ereditate, ma ha sottolineato come invece, la cosa cambi completamente in materia di interessi e tributi dovuti.
È importante conoscere queste differenze, in modo da agire al meglio, in casi simili. Tuttavia, è sempre bene farsi assistere da bravi avvocati che sappiano dare i giusti consigli.