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Il corretto utilizzo del sale per lavastoviglie rappresenta un piccolo gesto di manutenzione che può fare la differenza nella qualità del lavaggio.
La lavastoviglie è ormai un elettrodomestico indispensabile in molte cucine italiane, grazie alla sua capacità di risparmiare acqua e semplificare la pulizia delle stoviglie. Tuttavia, un aspetto spesso ignorato dagli utenti è l’importanza dell’uso del sale per lavastoviglie, un elemento fondamentale per garantire il corretto funzionamento e la lunga durata dell’apparecchio.
Molti, infatti, utilizzano la lavastoviglie per anni senza mai aggiungere sale, con conseguenze che possono compromettere sia la qualità del lavaggio sia l’efficienza dell’elettrodomestico.
La funzione essenziale del sale per lavastoviglie
Il sale per lavastoviglie non è un semplice additivo, ma svolge una funzione chiave all’interno dell’elettrodomestico. Esso viene inserito in un apposito vano, generalmente situato nella parte inferiore della macchina, accessibile rimuovendo il cestello dedicato ai piatti più grandi. La sua presenza è fondamentale per attivare il sistema di addolcimento dell’acqua, presente nella maggior parte dei modelli moderni.
Questo sistema utilizza il sale, tipicamente costituito da granuli di cloruro di sodio, per rigenerare le resine che eliminano gli ioni di calcio e magnesio dall’acqua, responsabili della sua durezza. In questo modo, il sale combatte efficacemente la formazione di calcare all’interno della lavastoviglie e sulle stoviglie, evitando macchie bianche e depositi che ne rovinano l’aspetto e ne compromettono la durata.
Conseguenze del mancato utilizzo del sale
L’assenza del sale per lavastoviglie può causare diversi problemi, sia estetici che funzionali. Senza il sale, l’addolcitore non riesce a eliminare gli ioni che rendono l’acqua dura, con il risultato che si accumulano depositi di calcare sulle parti interne dell’elettrodomestico, come gli elementi riscaldanti, e sulle stoviglie stesse.

Questi depositi possono provocare macchie visibili sui bicchieri e piatti, oltre a ridurre l’efficacia del lavaggio.
Dal punto di vista tecnico, il calcare accumulato sugli elementi riscaldanti rende meno efficiente il processo di riscaldamento dell’acqua, aumentando i consumi energetici e riducendo la qualità del ciclo di lavaggio. Nel tempo, ciò può portare a un consumo più elevato di energia e a un’usura precoce dell’apparecchio, con conseguente necessità di costose riparazioni o sostituzioni.
Quando è indispensabile usare il sale
L’utilizzo del sale per lavastoviglie è fortemente consigliato per mantenere l’efficienza e la durata dell’elettrodomestico, ma la sua reale necessità dipende dalla durezza dell’acqua fornita dalla rete idrica domestica. In molte zone d’Italia, dove l’acqua è particolarmente ricca di minerali, il sale diventa un componente imprescindibile per garantire una pulizia perfetta e prevenire i danni da calcare.
Per verificare se è necessario utilizzare il sale, è possibile effettuare un semplice test della durezza dell’acqua tramite apposite strisce reattive o consultare i dati riportati sulla bolletta dell’acqua, dove spesso viene indicato il livello di durezza. Solo in presenza di acqua dura è indispensabile aggiungere regolarmente il sale per lavastoviglie, idealmente una volta al mese, per assicurare il corretto funzionamento dell’elettrodomestico e la brillantezza delle stoviglie.