
La quattordicesima pensionistica e l’interazione con l’Assegno di Inclusione- ricominciodailibri.it
Pensioni, l’INPS ti può rimborsare: ecco come avere tutti i contributi indietro, tutti i dettagli e le curiosità
L’INPS ha previsto una possibilità di rimborso per i contribuenti che hanno versato contributi pensionistici non utili ai fini del diritto o della misura della pensione. Questa misura rappresenta una novità importante per chi, nel corso della propria carriera lavorativa, si è trovato a versare contributi che, per vari motivi normativi o amministrativi, risultano non riconosciuti o non utili per il calcolo dell’assegno pensionistico.
L’INPS consente il rimborso dei contributi pensionistici nei casi in cui siano stati versati contributi in eccesso o, soprattutto, quando tali contributi non siano stati utili per la maturazione di una posizione assicurativa o per il calcolo della pensione. Questo può accadere, ad esempio, in situazioni di lavoro discontinuo, cambi di regime contributivo o in presenza di periodi di contribuzione che non rientrano nei requisiti richiesti dalla normativa vigente.
Il rimborso riguarda in particolare i contributi volontari, i contributi versati in forma di riscatto o quelli accreditati in casi particolari come la contribuzione figurativa. L’INPS, dopo un’attenta verifica della posizione assicurativa del richiedente, può procedere alla restituzione delle somme versate ma non utilizzate, garantendo così un recupero economico per i cittadini.
Procedura per richiedere il rimborso e tempi di attesa
Per ottenere il rimborso è necessario presentare una specifica domanda all’INPS. La richiesta deve essere corredata da documentazione che attesti il versamento dei contributi e la loro inutilizzabilità ai fini pensionistici. Il procedimento prevede un esame approfondito della posizione contributiva, con l’eventuale coinvolgimento di CAF o Patronati per facilitare l’iter burocratico.

I tempi di risposta dell’istituto possono variare in base alla complessità del caso e al volume delle richieste, ma l’INPS si impegna a fornire una risposta entro termini ragionevoli, generalmente entro qualche mese dalla presentazione della domanda.
Il rimborso dei contributi pensionistici non utili rappresenta un’opportunità significativa per i lavoratori che desiderano recuperare somme versate in eccesso o non riconosciute. Tuttavia, è importante valutare attentamente la convenienza della richiesta, poiché in alcuni casi mantenere la contribuzione può essere più vantaggioso per il futuro calcolo della pensione.
Gli esperti consigliano quindi di rivolgersi a consulenti previdenziali o enti specializzati per una valutazione personalizzata, in modo da comprendere appieno le implicazioni del rimborso e le possibili alternative. L’INPS continua a lavorare per migliorare la trasparenza e l’efficienza dei servizi legati alla gestione contributiva, supportando così i cittadini nelle scelte previdenziali più consapevoli.