
Sorpresa, gli italiani non parlano la lingua più felice del mondo- ricominciodailibri.it
Gli italiani non parlano la lingua più felice del mondo: ecco chi vince il dilemma, i dettagli e le curiosità
La felicità si nasconde anche nelle parole che usiamo quotidianamente: un recente studio internazionale ha analizzato oltre 100 lingue per scoprire quale sia la più gioiosa al mondo. Sorprendentemente, l’italiano non si aggiudica il primato, nonostante la sua musicalità e ricchezza espressiva.
Secondo la ricerca, che ha valutato termini, espressioni e la frequenza di parole legate a emozioni positive, la lingua più felice non è l’italiano ma il portoghese brasiliano. Questa lingua si distingue per un alto numero di parole che evocano sentimenti di gioia, amore e positività, riflettendo la cultura vivace e solare del Brasile.
L’italiano, pur essendo una lingua ricca di sfumature emotive e culturali, si colloca invece in posizioni più basse nella classifica. Questo dato sorprende, considerando il legame storico tra la lingua italiana e l’arte, la musica e la letteratura, settori tradizionalmente associati a espressioni di bellezza e sentimento.
Come si misura la felicità linguistica?
Per determinare quale fosse la lingua “più felice”, gli studiosi hanno utilizzato un metodo basato sull’analisi di grandi corpora di testi digitali, social media e conversazioni online. Sono state conteggiate le parole positive come “felicità”, “amore”, “sorriso”, “pace” e altre che trasmettono emozioni piacevoli. La frequenza di queste parole è stata poi rapportata all’uso quotidiano, creando un indice di felicità linguistica.

Un elemento interessante è che lingue con una forte presenza di termini positivi non solo riflettono una cultura più ottimista, ma contribuiscono anche a influenzare lo stato d’animo di chi le parla. In questo senso, il portoghese brasiliano aiuta a mantenere un clima emotivo più allegro e positivo rispetto ad altre lingue.
Il risultato dello studio apre anche una riflessione sul rapporto tra lingua e benessere psicologico. Parlare una lingua ricca di vocaboli positivi può favorire un atteggiamento più ottimista nella vita quotidiana. Nel caso del portoghese brasiliano, la lingua stessa sembra essere un veicolo culturale per la diffusione di una mentalità gioiosa, radicata in tradizioni popolari e sociali.
L’italiano, seppur meno “felice” secondo questo indice, mantiene comunque un patrimonio linguistico e culturale di grande valore. La sua capacità di esprimere emozioni profonde, nostalgiche e romantiche testimonia una ricchezza che va oltre il semplice indice di felicità linguistica.
L’interesse verso questo tipo di studi è in crescita, perché collega il linguaggio non solo alla comunicazione, ma anche al benessere psicologico e alla qualità della vita. Ad oggi, conoscere la lingua più felice del mondo può rappresentare uno stimolo per riflettere su come le parole influenzino il nostro modo di percepire il mondo e noi stessi.