
Come rendere sbiancati e puliti gli strofinacci - ricominciodailibri
I trucchi per lavare strofinacci e panni in modo semplice, igienico ed efficace, evitando germi, cattivi odori e macchie ostinate
Gli strofinacci sono tra gli oggetti più usati in ogni abitazione, ma anche tra i più trascurati quando si parla di igiene. Li utilizziamo quotidianamente per asciugare, pulire, rimuovere polvere e sporcizia, ma raramente ci fermiamo a pensare a quanti germi possano accumulare, per non parlare del fatto che con il tempo cambiano colore. Un panno non lavato correttamente rischia di trasformarsi da alleato delle pulizie a veicolo di batteri, contaminando superfici e ambienti.
La buona notizia è che basta poco per mantenere gli strofinacci freschi, puliti, sbiancati e pronti all’uso. Non serve ricorrere a trattamenti aggressivi: qualche accortezza in fase di lavaggio e asciugatura fa la differenza. Inoltre, curare la manutenzione degli strofinacci significa allungarne la vita e risparmiare, evitando di doverli sostituire troppo spesso. Ma come lavarli nel modo giusto? Meglio a mano o in lavatrice? E quali accorgimenti seguire per non rovinarli?
Perché lavare spesso gli strofinacci fa la differenza
Ogni volta che li usi, gli strofinacci trattengono residui di cibo, polvere e sporcizia. In cucina, ad esempio, possono assorbire olio o sugo, mentre in bagno catturano tracce di umidità e batteri. Se non vengono lavati regolarmente, diventano terreno fertile per muffe e cattivi odori.

Un lavaggio frequente non solo li mantiene igienici, ma ti permette di riutilizzarli più volte in sicurezza. È anche una scelta più sostenibile rispetto a gettarli via dopo pochi utilizzi. Naturalmente, arriva un momento in cui, nonostante i lavaggi, le macchie persistono e i cattivi odori non vanno più via: in quel caso è meglio sostituirli. Se hai usato uno strofinaccio solo per spolverare o per piccole pulizie, il lavaggio a mano è sufficiente. Basta sciacquarlo sotto acqua calda, strofinarlo con un po’ di sapone di Marsiglia o detersivo delicato e risciacquarlo bene finché non restano tracce di schiuma.
Importantissima è l’asciugatura: appendi il panno in un luogo arieggiato finché non è completamente asciutto. Questo passaggio evita la formazione di muffe e cattivi odori. Almeno una volta alla settimana, tutti gli strofinacci – e in particolare quelli usati sui pavimenti – vanno lavati in lavatrice. La temperatura ideale si aggira tra i 40 e i 60 gradi: è abbastanza alta per eliminare germi e sporco, ma non troppo da rovinare i tessuti.
Un consiglio utile: non lavare mai strofinacci molto sporchi insieme ad altri capi, perché i batteri potrebbero trasferirsi. Per le macchie più ostinate, come olio o sugo, conviene pretrattarle strofinando direttamente un po’ di sapone o sgrassatore prima del lavaggio.
La microfibra merita un’attenzione particolare. Questi panni sono delicati ma molto efficaci, ideali per spolverare o lucidare. Possono essere lavati sia a mano che in lavatrice, sempre a basse temperature (massimo 40/60°C) e con poco detersivo. Meglio evitare centrifuga, asciugatrice e ferro da stiro: il calore eccessivo rischia di rovinare le fibre. Anche qui, l’asciugatura naturale all’aria è la scelta migliore.